SEDE 124 1969
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SEAT 124 Rallye Monte Carlo 1969, l'auto della stampa spagnola

Lanciata di recente sul mercato, la SEAT 124 ha partecipato al Rally di Monte Carlo del 1969 come auto stampa per i media spagnoli. Una sapiente operazione pubblicitaria per il marchio, che nello stesso anno raggiunge il primo milione di unità prodotte.

Nel campo della pubblicità Per quanto riguarda il motore, la propaganda di fatto è sempre stata un metodo ricorrente. Inoltre, se guardiamo agli anni Cinquanta e Sessanta vedremo come alcune di quelle azioni furono davvero spettacolari.

Infatti, per quanto riguarda le due ruote, la Spagna si è distinta con rarità come i trenta uomini in sella alla stessa Vespa 1959.

Si tratta di un materiale registrato nei dintorni di Valladolid e che, superando un precedente punteggio ottenuto a Burgos, mette in discussione la qualità del foglio stampato prodotto da Motovespa SA nella sua fabbrica di Madrid in via Juan Camarillo.

Allo stesso modo, seguendo le due ruote ricordi ancora il Operazione Impala approvato da Montesa alla fine del 1961.

Completamente immersa nello sviluppo del suo modello Impala, ha accolto l'idea di Oriol Regàs - uomo dalla vita romantica come attestano le sue memorie The Divine Years - basata sull'andare da Da Città del Capo a Barcellona utilizzando unità di pre-produzione dell'Impala con una Land Rover come veicolo di supporto.

Un'impresa davvero sorprendente che, una volta completata in modo soddisfacente, ha dato al nuovo modello Montesa non solo un potente eco mediatica ma – e questa è la cosa più importante – prova evidente a favore della sua attendibilità.

Seguendo infatti il ​​filo di questo tipo di prove di resistenza, la stessa SEAT ha supportato Carlos del Val e Virgilio Rivadulla nella loro idea di fare il giro della Spagna in sole 124 ore portando, ovviamente, uno dei primi 124.

LA PRESENTAZIONE DI UN NUOVO MODELLO

Puntando al Campionato Europeo Rally, la 39esima edizione di Monte Carlo arrivò nel gennaio del 1969 con il periodo d'oro della Porsche 911. A vincere infatti fu proprio l'unità guidata da Björn Waldergard mentre, nelle posizioni successive, si distinsero l'Alpine A110 e la Lancia Fulvia, immancabili in ogni rally europeo dell'epoca.

Finora è tutto normale. Tuttavia, la SEAT aveva appena presentato la sua 124 l'anno scorso e la fornì sulla base della Fiat corrispondente un passo da gigante in termini di prestazioni, comfort e sicurezza all'offerta automobilistica prodotta in Spagna.

In più, grazie alla sua collocazione tra l'850 e il già leader 1500, fu, se ci permettete la capriola, il prologo al futuro segmento C, anche sportivo. un corpo a tre volumi ben segnalato.

Allo stesso modo, i 60 CV - cinque in più nella versione LS - erogati dal motore da 1.197 cc e dal carburatore a doppio corpo davano un certa verve a questo modello che, con la propulsione posteriore, permetteva ai piloti più intrepidi qualche gioco sportivo senza perdere di vista i limiti dell'assale rigido.

Tutto questo con un peso di soli 855 chili; Insomma, non stupisce come la 124 sia stata il fondamento della futura Special 1600/1800.

IL POSTO 124 DEL MONTECARLO, L'AUTO DELLA STAMPA

Tuttavia, la verità è che all’epoca la SEAT aveva vita relativamente facile nel mercato locale. Infatti nel 1969 raggiunse il suo unità 1 milione -solo con una 124- e, in termini comparativi, ha lasciato FASA molto indietro rilevando più della metà delle autovetture vendute in Spagna.

In ogni caso ciò non è stato un ostacolo alla prosecuzione delle campagne pubblicitarie, tanto più quando si stava approfondendo un'immagine aziendale più moderna e casual, coronata con il lancio della 850 Sport in Versione ragno.

Pertanto, la SEAT cedette diversi esemplari della 124 alla premere Gli spagnoli sono sfollati per seguire Monte Carlo 1969.

Detto questo, rivedendo le immagini dell'epoca possiamo identificare media come TVE, La Vanguardia o Autopista a testimonianza dell'eccellenza del 124 in una sfida che, chiaramente, doveva parlare dell'affidabilità del modello.

E, alla fine, le vetture della stampa hanno dovuto tenere il passo della gara coprendo tutto il chilometraggio al sud della Francia.

Occorreva cioè un mix di velocità e forza meccanica, cosa non facile da ottenere. A maggior ragione se teniamo conto di come coprire il tratto di Torino -di notte- potrebbe abbassare la colonnina di mercurio fino a -16º.

Insomma, un'operazione pubblicitaria davvero ingegnosa che, del resto, sembra esserlo una sorta di anticipo cosa che, ovviamente ad un altro livello, la SEAT Sport avrebbe fatto pochi anni dopo nello stesso rally.

Immagini dalla SEAT e dall'Emeroteca Storica Digitale (Ministero dei Beni Culturali)

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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