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In video: gli 89 vincitori di Le Mans

In una delle scene più iconiche di Le Mans, un meditabondo Steve McQueen sputa con uno sguardo di sobria rassegnazione al personaggio femminile che "La corsa è vita". Oltre ad essere un attore eccezionale quando si tratta di interpretare solitari auto-sacrificanti, McQueen si è rivelato un appassionato di auto da corsa in un momento in cui sono stati forgiati alcuni dei classici più emozionanti di tutti i tempi.

En Le Mans, un film che gli è quasi costato l'economia, la salute e la vita -cercava i migliori scatti macchina fotografica in mano con il corpo sull'asfalto mentre le auto gli pettinavano la frangetta a 300 km/h- È riuscito a unire entrambe le passioni all'interno di un film cult capace di ricreare l'emozione di quella che è forse la corsa in circuito più iconica di tutti i tempi insieme ad alcuni GP di F1 come Monza o Monaco.

Sono tali le passioni suscitate da Le Mans che l'elenco delle auto vincitrici orchestra un pantheon di sogni dove ogni appassionato di motori - da chi ama il ferro più antico a chi ama le ultime novità - può essere riconosciuto in uno 89 modelli che continuano la leggenda dal 1923. Adesso Budget diretto li ha raccolti in 90 secondi. Quale preferisci?

VINCITORI DELLA 24 ORE DI LE MANS: PREDOMINAZIONE EUROPEA

Dal 1923 a Chenard-Walcker - fortunatamente per l'eterno sciovinismo francese è un marchio gallico - la predominanza dei produttori europei durante il primo periodo era innegabile. Certo, a patto di partire dal presupposto che il autonomo da marinaio Il Regno di Gran Bretagna è un territorio veramente europeo; il giogo della mitica Bentley è innegabile negli anni '20 XNUMX finchè nel 1931... apparve la prima Alfa Romeo vincitrice.

Budget dei vincitori di Le MansDopo questo ci sono le menzioni britanniche grazie a marchi come Lagonda, Aston Martin o Jaguar ma dopo la seconda guerra mondiale il dominio rosso diventa innegabile. Del resto, quell'intrepido pilota formatosi in Alfa Romeo iniziò a scommettere pesantemente su vetture dove tutto era al servizio della vittoria delle gare. Parliamo, ovviamente, di Enzo Ferrari; la cui squadra uscì vincitrice nel 1949 - solo due anni dopo che la 125S vide la luce - grazie al piccolo 166MM V12.

Poi sarebbero arrivati ​​gli anni '50 e '60 con le lotte tra la casa di "cavallini“E il mondo anglosassone; primo per la rivalità con il vibrante Jaguar D-Type e poi per gli epici scontri con una Ford che insieme alla sua GT40 un team umano e tecnico di prim'ordine è arrivato alle gare europee.

Già negli anni '70 e '80 venne la volta di a Porsche che era salita dalla 356 per produrre alcuni dei modelli che - a detta degli stessi piloti - sono stati i più emozionanti di tutta la storia di questa gara di durata: il 917, 936 y 956. Forse le ultime grandi icone di Le Mans prima dell'arrivo delle tecnologie più digitali fino alla comparsa della tecnologia ibrida negli ultimi anni.

E TU... CON QUALE STERESTI?

E visto che stiamo facendo questa rapida recensione… Andiamo con un piccolo gioco: Quale preferite? Se sei qui è perché ti piacciono i classici, quindi saremmo sorpresi se uno dei nostri lettori scegliesse uno dei fenomenali Audi che ha governato il test durante gli anni 90. Anche se… non si sa mai.

Da parte nostra, dobbiamo confessare che siamo stati con un petto rotto. Quelle Bentley ci riportano in un mondo di vera epopea su quattro ruote; l'Alfa Romeo non potrebbe essere più mitica; il Ferrari 250 LM del 1965 noi ne siamo appassionati... Ma dobbiamo ammettere che mentre leggi le testimonianze di piloti e meccanici... El Porsche 917 forse è l'auto più iconica e determinante della 24 Ore di Le Mans. Del resto lo sai già: non sappiamo dire di no a Steve McQueen.

PS: dai un'occhiata ai modelli e scrivici qual è il tuo preferito nei commenti. Può essere un acceso dibattito!
PS 2: Vuoi vedere questi colossi in azione? Leggi la nostra cronaca di Classica di Le Mans!

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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