Alessandro Rubio
Le Mercedes da corsa della prima metà degli anni '50 sono considerate la macchina perfetta dell'epoca. La prima ad arrivare fu la 300SL, da cui presto derivò l'omonima sportiva "da strada", modello a due posti introdotto dal marchio tedesco nel 1954 con la quale mise praticamente sulle strade una vettura da corsa. Cercavano un'auto versatile, veloce e leggera e l'hanno ottenuta, come dimostrano i risultati sportivi dell'epoca.
La 300SL, noto anche come ali di gabbiano grazie al meccanismo di apertura verso l'alto delle sue porte -richiesto dal telaio-, aveva un avanzato motore a 6 cilindri in linea con una cilindrata di 2996cc alimentato da uno dei primi sistemi di iniezione e in grado di generare un totale di 215 CV a 5.800 giri/min. La coppia di 275 Nm oggi farebbe più ridere, ma erano altri tempi e la verità è che la flessibilità del motore a iniezione era splendida.
Per quanto riguarda il telaio, è di una struttura tubolare pionieristica e costosa che, insieme al corpo in lega leggera, dava a questo proiettile "argento" il carattere suggerito dalle sue iniziali: Sport Leicht (SL), o sport leggeri, anche se pesava circa 1360 chili. Nel 1957 sarebbe arrivata la versione cabriolet, con telaio modificato e sospensione posteriore.
Dalla Mercedes 300 SL derivò in seguito il modello esclusivamente da corsa 300 Slr, e proprio questo fu protagonista di uno dei peggiori disastri automobilistici della storia nel 1955, causando la morte di decine di spettatori a Le Mans. E così la carriera sportiva del marchio stellare si è conclusa per molti anni.
In questo video potete vedere come Daniel Müller, ex pilota di F.3 tedesco, porta all'estremo la sua 300 SL, correndo e sbandando sul tratto del rally di Arosa, in Svizzera, dove si tiene un evento per classiche di grande prestigio. Visto che non è difficile giustificare la leggenda.
