All'inizio del mese abbiamo segnalato notizie terribili: Dal 1 luglio Parigi vieterebbe la circolazione dal lunedì al venerdì dei veicoli a motore con più di 20 anni. Com'è possibile che una misura di questa importanza abbia prosperato nella città che ha dato i natali all'automobile?, ci siamo chiesti allora noi tifosi.
Cosa sarebbe di Parigi senza il marchio dei vecchi macchinari che circolano per le sue strade? E la Federazione Internazionale dei Veicoli D'Epoca (FIVA) Dov'era? Riguardo a quest'ultimo, e fortunatamente, si occupava del suo lavoro. Insieme all'UNESCO ha spiegato il valore culturale dei nostri classici ai consiglieri comunali della Città dell'Amore, con l'obiettivo di far capire loro che dovrebbero togliere il divieto almeno ai veicoli di età superiore ai 30 anni.
Bene, La FIVA ce l'ha fatta e siamo fortunati, perché i regolamenti applicati a Parigi probabilmente stabiliranno lo standard quando si tratta di legiferare in altre città; o almeno così pensa Gautam Sen, vicepresidente delle relazioni estere della federazione.
Anche è il più ragionevole: Come abbiamo difeso, ad esempio, dopo le controverse dichiarazioni di Sixt e Continental Tre anni fa, i veicoli a motore con più di 30 anni circolavano a malapena.
Non sono loro i colpevoli, quindi, dall'inquinamento urbano; forse nemmeno quelli con più di 20 anni alle spalle. Per questo motivo i lavori della FIVA non sono ancora terminati, proseguono strenuamente i colloqui con i vertici della capitale francese per ottenere l'esenzione dal divieto sui cosiddetti 'giovani'.
Noi di 'La Scuderia' Vogliamo augurarvi buona fortuna, rallegratevi colleghi e grazie mille per aver difeso il nostro Patrimonio storico!
* Foto dell'intestazione: Don O'Brien