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Debutto della SEAT nei rally internazionali con questa 1400 a Monte-Carlo nel 1955

Anche se il più grande successo della SEAT a Monte-Carlose risale al 1977, la verità è che ebbe una curiosa partecipazione pionieristica quando nel 1955 questa 1400 si trovava nella posizione numero 50.

Negli anni settanta le rappresentazioni di SEAT nei rally Sono stati più che straordinari grazie al team ufficiale SEDILE Concorrenza. Equipaggiata con le sue 124 e 1430 -senza dimenticare la Fiat-Abarth 131 della sua ultima epoca-, ha dominato la scena nazionale grazie alla logistica di José Juan Pérez de Vargas unita all'abile gestione di Salvador Canellas, Antonio Zanini o Jorge Bäbler.

Allo stesso modo, nel Rally di Monte-Carlo del 1977, quella squadra riuscì a conquistare il terzo e il quarto posto, ottenendo così il più grande successo internazionale della SEAT nelle competizioni fino al l'arrivo dell'Ibiza Kit Car e le sue imprese nella Coppa del Mondo Rally FIA 2 Litri.

Una delle pagine più belle della storia del marchio, iniziata con una SEAT 1400 che gareggiava nel Rally di Monte Carlo 1955. E sì, anche se può sembrare sorprendente, è stata quella lontana occasione a dare il via alla presenza internazionale della casa spagnola, siglando così uno dei suoi momenti più curiosi e sconosciuti.

Inoltre, lungi dal finire in un vero disastro, la guida sulla neve Arturo Bertoglio Ha portato l'unità in stato di produzione a terminare il test, finendo nella posizione numero 50.

QUANDO I RALLY SONO FATTI IN MODO DIVERSO

Come ci ha raccontato Pablo Gimeno la sua ultima puntata de L'avvocato del diavolo, gran parte dell'hobby storico del motorsport soffre di un evidente adamismo. Pertanto, ci sono molte persone che, concentrate su una singola epoca, ignorano e addirittura rifiutano deliberatamente eventuali dati relativi a tempi più antichi al responsabile della realizzazione dei loro desideri.

Per questo, ancora oggi, è facile vedere le facce sorprese mostrate da alcuni nello scoprire come non sempre i rally si siano svolti con modelli adattati alla velocità su piste sterrate. Lontano da esso quella specializzazione prese pienamente piede già alla fine degli anni Settanta, quando progetti come la Lancia Stratos fecero la loro comparsa nell'ambito di approcci creati da e per la competizione.

Detto questo, è molto istruttivo controllare l'elenco delle iscrizioni nel Rally di Monte-Carlo del 1955, la Porsche 356 - leggera e maneggevole anche se non molto potente - convive con gran numero di berline come la Citroën 15 Six, la Jaguar MK VII o l'Armstrong Siddeley. Il tutto completato da un numero significativo di Peugeot 203 o Panhard Dyna.

E, del resto, in quel periodo partecipare a un rally non era sinonimo di farlo con una vettura preparata; Di più, questo Non dovevo nemmeno aggiungere qualità sportive. Senza dubbio erano altri tempi.

SEAT NEI RALLY, LA PRIMA ANNO NEL 1955

Guardando al 1955, la SEAT non aveva voglia di pensare alle corse. Fondata appena cinque anni prima, produceva da due anni negli stabilimenti di Zona franca il suo primo modello: il 1400 su licenza Fiat. A questo punto la preoccupazione principale dell'azienda era il tuo insediamento, compiendo passi brevi ma sicuri nella ricerca di una maggiore autonomia nella produzione dei particolari rispetto alla casa madre italiana.

Nel 2020, SEAT Historiques ha ricordato quegli inizi inviando una 1400B a Monte-Carlo Historique.

In effetti, fu solo nel 1957 - quattro anni dopo il lancio della 1400 - che la SEAT lanciò finalmente un secondo modello sotto forma della popolare 600. Tuttavia, quella situazione non privò alcune persone intrepide di ricercare emozioni forti al di là dei Pirenei; ecco perché Arturo Bertoglio partecipò con la sua SEAT 1400 al Rally di Monte-Carlo del 1955 con il numero 378.

Curiosamente, la mancanza di mezzi - nonché la discutibile burocrazia dell'epoca - gli fecero registrare anche come copilota utilizzando il suo secondo cognome: Ferrajoli. Un simpatico aneddoto con cui si racconta lo svolgimento di quella prova in cui, passando le nevi di Torino, è riuscita a posizionarsi al 50° posto proprio dietro una Porsche 356 Pre-A 1500. Qualcosa senza dubbio encomiabile e che ha anche inaugurato la presenza internazionale della SEAT nei rally.

Immagini: SEDI storiche e M.Louche (ACM) attraverso SEAT Historics.

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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