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Galleria: tutte le SEAT con motore 1430

Presente nella gamma SEAT tra il 1969 e il 1984, il motore 1430 ha mostrato un'enorme versatilità. Inoltre, è servito per lanciare la Formula 1430, la migliore scuola di piloti del nostro Paese.

Per posizionare il motore 1430, diremo che era un blocco di 4 cilindri del ciclo Otto, con a dislocamento di 1.438 cm3, che è stato arrotondato per nominarlo commercialmente. Deriva del motore 1.197 cm3 dalla 124, anche se la sua cilindrata fu aumentata grazie ad un maggior diametro dei pistoni.

Era alimentato da un carburatore Bressel o Weber marca 32 DHS, a seconda della versione, e erogava originariamente 70 CV a 5.400 giri. Successivamente è stato potenziato a 75 CV, fino a raggiungere i 77 CV nella sua ultima evoluzione. I valori di coppia erano rispettivamente di 105, 111 e 113 Nm.

Motore SEAT 1430
Meccanica SEAT 1430.

GRANDE VERSATILITÀ

Aveva due valvole per cilindro e un albero a camme laterale mosso da aste e bilancieri. Per curiosità, è stato montato longitudinalmente sul 1430, 124D e 131, mentre nel 128, Sport 1430 “Bocanegra”, Ritmo, Fura Crono e Rotondo Si trovava trasversalmente. Il suo assemblaggio nel Formula 1430 Era longitudinale e, inoltre, esercitava una funzione portante.

Senza ulteriori indugi, rivediamo, cronologicamente, l'elenco di tutti i modelli che montavano il motore SEAT 1430.

GALLERY: TUTTI I SEDILI CHE MONTANO IL MOTORE 1430

SEAT 1430: Fu presentata al Salone di Barcellona del 1969 e fu il primo modello ad essere equipaggiato con la meccanica 1430, che servì anche a rinominare il modello. Basato sul 124, ha ricevuto miglioramenti estetici e di finitura e un equipaggiamento più completo per posizionarsi sopra. La 1430 è stata nominata Auto dell'anno per il 1970.

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scritto da Ivan Vicario Martin

Sono fortunato ad aver trasformato la mia passione nel mio modo di guadagnarmi da vivere. Da quando ho lasciato la Facoltà di Scienze dell'Informazione nel 2004, mi sono dedicato professionalmente al giornalismo motoristico. Ho iniziato nella rivista Coches Clásicos ai suoi esordi, per poi dirigerla nel 2012, anno in cui ho assunto anche la direzione di Clásicos Populares. Durante questi quasi due decenni della mia carriera professionale, ho lavorato su tutti i tipi di media, comprese riviste, radio, web e televisione, sempre in format e programmi legati al motore. Vado matto per le classiche, la Formula 1 e la 24 Ore di Le Mans.

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