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Fiat 1100C Spider 1946. La prima creazione da solista di Pietro Frua

Nel mondo del collezionismo ci sono dati che cambiano tutto. Oseremmo anche dire che sono feticci. Per questo motivo, non di rado un determinato oggetto moltiplica ampiamente il proprio valore essendo il primo di una serie. L'esempio più primitivo dell'arte di un pittore, di un incisore o, come in questo caso, di uno dei principali designer italiani in fatto di carrozzerie. Ed è quello? Questa FIAT 1100C Spider è la prima creazione di Pietro frua gestendo i suoi laboratori dopo la seconda guerra mondiale.

Un esercizio progettuale concepito come un capolavoro che è riuscito a convincere stampa e appassionati delle possibilità di una piccola azienda nata tra le rovine. Un inizio difficile segnato dal concorso in cui Pietro Frua è riuscito a stabilirsi da solo dopo aver lavorato per Stablimenti Farina. Lo studio di design di riferimento dove, a soli 17 anni, ha iniziato a eccellere con il suo lavoro sui tavoli da disegno. Un'emersione promettente che, però, fu messa in discussione nel 1938 quando pensò di potersi affermare autonomamente.

Risultato molto tipico di quei momenti in cui qualcuno arriva troppo presto. Rimanendo relegato nel campo degli elettrodomestici e dei giocattoli fino al 1945. Anno cruciale in cui, con le rovine dell'Europa ancora fumanti del dopoguerra, riuscì a sequestrare i resti di una fabbrica bombardata alla periferia di Torino. Così Pietro Frua vede finalmente la possibilità concreta di rimettere in carreggiata la sua attività di carrozzeria. Dedicato sia ai privati ​​che alle aziende, tra le quali spicca Maserati.

Una lunga e prolifica carriera che ha a FIAT 1100C Spider del 1946 come prima pietra. L'auto con cui questo culturista sedusse il pubblico al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este nel 1947.

FIAT 1100C SPIDER 1946. FATTO PER DARE PARLARE

Nella tradizione politica dell'anarchismo esiste una strategia nota come propaganda fine a se stessa. Sotto questo precetto si agisce più di un discorso, pensando che la miglior forma di propaganda non sia la parola ma il fatto stesso. Un altro punto in comune tra anarchismo e cristianesimo primitivo, a dimostrazione delle somiglianze tra diverse teorie accomunate dall'ideale di una visione redentrice. Tuttavia, la verità è che questo stesso approccio è stato ampiamente applicato dalle piccole imprese incapace di permettersi massicce campagne pubblicitarie.

In questo modo parla da sé un design innovativo e all'avanguardia come quello della FIAT 1100C Spider. Non è necessario attirare l'attenzione del pubblico poiché ciò che hai appena realizzato è di per sé geniale. Proprio quello che attirerà l'attenzione dei media che servirà da oratore indiretto per la tua causa. Idea in sintonia con quanto fatto da marchi come Ferrari. Un altro dei tanti che proprio in questi giorni di iperesposizione agli schermi hanno cominciato a pubblicizzare. Dato che per decenni la sua propaganda è stata semplicemente quella di vincere ogni gara possibile.

È quindi chiaro quale fosse la visione di Pietro Frua con la sua FIAT 110C Spider. Presentarsi al mondo con un design che mettesse tutti i riflettori su di lui. Un fatto a cui teneva al millimetro, dal momento che ha scelto il Concorso d'Eleganza di Villa d'Este come sede della sua prima. Inoltre, non ha creato alcun problema. Dal 1947 è quello in cui questo appuntamento fondamentale per i designer italiani di fascia alta è tornato dopo la seconda guerra mondiale. Uno strato automobilistico in cui il livello è stato fissato dall'Isotta Fraschini e dall'Alfa Romeo 6. Ma che, tuttavia, qui ha visto una semplice FIAT 1100.

PROGETTAZIONE ACCURATA SU BASE POPOLARE

Disegnata da Dante Giacosa -maestro dei famosi veicoli italiani-, la FIAT 1100 è uno dei modelli più significativi nella motorizzazione del paese d'Oltralpe. Inoltre, il suo aspetto era molto precedente a quello di veicoli utilitari massicci come il 500 o il 600 da quando è stato lanciato sul mercato nel 1937. Anno in cui iniziano 32 anni di vita commerciale sempre sulla base dello schema iniziale di trazione posteriore e motore a quattro cilindri. Un blocco che con l'aggiornamento sperimentato nel dopoguerra è salito a 35CV per un veicolo davvero non molto grande nonostante le sue quattro porte.

Caratteristiche che, insieme all'affidabilità e alla meccanica semplice, hanno reso la FIAT 1100 uno dei modelli che più e meglio sono serviti come base per creazioni uniche in tutta la storia. In tal senso, Etceterini sono costanti, versioni uniche, sportive, prototipi e persino barchette che hanno come punto di partenza la 1100. Un vasto catalogo dove la FIAT 1100C Spider di Pietro Frua rappresenta uno degli esercizi di stile di maggior successo di tutti coloro che hanno utilizzato come base questa utilitaria familiare.

E non è per meno. Fin dalle sue linee raffinate hanno una riuscita combinazione di semplicità e futurismo dove l'efficienza aerodinamica scorre fluida per realizzare un modello attento al millimetro. Il tutto condito anche da una qualità artigianale, esemplificata dal buono stato di conservazione di cui gode ancora questa FIAT 1100C Spider. Un delizioso esempio del cambiamento stilistico avvenuto subito dopo la seconda guerra mondiale, che passò di mano per l'ultima volta nell'ambito del Asta di Scottsdale tenuta da Bonhams scorso 2019.

Fotografie: Bonhams

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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