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Alfa Romeo presenta la nuova Giulia a Madrid circondata da classici

Questa mattina eravamo alla presentazione ufficiale del nuovo Alfa Romeo Giulia a Madrid, per il quale il marchio italiano ha montato un mostra interessante di auto d'epoca contribuito dal Museo di Arese e da collezionisti spagnoli. Tanto per cominciare, va detto che è bello vedere come Alpha ritorna ai suoi valori tradizionali con una berlina a trazione posteriore e motori pestacional, tra gli altri dettagli di cui parleremo lunedì prossimo.

Inoltre, come puoi vedere, lo fa davanti a buoni testimoni, Dato che nella mostra visitabile fino a domenica al Palacete de los Duques de Pastrana -situato in Paseo de la Habana, 208- previa prenotazione cliccando qui, abbiamo potuto ammirare dei classici Alfa Romeo come una RL TF, una coppia di 6C 1750, due 6C 2500 Super Sport, oppure una Giulia TZ...

Alfa Romeo, collegamento spagnolo

Tuttavia, nessuno dei classici citati finora ci tocca da vicino come il Alfa Romeo tipo 512 GP progettato dall'ingegnere spagnolo Wilfredo Ricart, chi era a capo del dipartimento di progetti speciali del marchio Portello fino alla fine degli anni 30. Prima di progettare il "pegasine", Ricart ha illuminato l'auto che doveva essere la risposta italiana alle frecce d'argento tedesche, ovvero Auto-Union e Mercedes.

Per battere le taglie rivali - si scatenavano ovunque corressero - Ricart ideò una monoposto a motore centrale 12 cilindri piatti e 1.500 cc. grazie alla cui sovralimentazione si accarezzavano i 340 cv. Peccato che lo scoppio della seconda guerra mondiale ci abbia impedito di vedere una macchina del genere in azione, poiché nel dopoguerra non aveva più possibilità.

Dall'altra parte della stanza, molto ben illuminata, c'era un'affascinante Giulia Berlina 1600 Super, e accanto a sua sorella Giulia Sprint Speciale, vestito da Bertone. Il lettore si chiederà dove fosse la coupé... Ebbene, al Jarama Circuit, dove clienti e stampa avranno l'opportunità di provare la nuova Giulia al cospetto di una bellissima Le Mans GTV 1300 azzurra.

Più tardi, una 2600 SZ sembrava bellissima, come la TZ di cui abbiamo parlato prima con una carrozzeria Zagato finita 'coda tronca' o taglio posteriore; e anche un'Alfa-Romeo Montreal, il prototipo Caimano del 1971, un 75 Evoluzione IMSA con pedigree e un 156 non meno attraente ma più moderno.

Ritorno alle emozioni, anche classiche

Abbiamo avuto la fortuna di essere guidati attraverso la mostra da uno dei responsabili del Museo Storico Alfa Romeo di Arese, che ci ha raccontato tante cose che già sapevamo ma anche altre nuove. Ad esempio, sapevi che la RL TF del 1924 è stata una delle primissime auto da corsa a montare i freni anteriori? Noi non! 😉

D'altra parte, già al termine della visita, abbiamo appreso l'ottima notizia che il Gruppo Fiat è in procinto di creare una divisione storica che si occuperà del restauro, della manutenzione e della certificazione dei classici dei marchi Lancia, Alfa Romeo, Abarth e, naturalmente, Fiat.

Concludiamo questa cronaca dell'ultimo minuto con alcune delle frasi che hanno reso giustizia al marchio Portello, che sembra che, ad oggi, abbia finalmente deciso tornare alle origini. Lunedì spiegheremo approfonditamente in cosa consiste la nuova filosofia Alfa Romeo...

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scritto da javier romagosa

Mi chiamo Javier Romagosa. Mio padre è sempre stato appassionato di veicoli storici e io ho ereditato il suo hobby, crescendo tra auto e moto d'epoca. Ho studiato giornalismo e continuo a farlo perché voglio diventare professore universitario e cambiare il mondo... Scopri di più

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