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Un centenario dall'essenza Viper, Alfa Romeo TZ3 Stradale Zagato

Anche se non è più un veicolo storico da anni, la TZ3 è nata classica grazie a Zagato e Alfa Romeo. Certo, sotto le sue linee che ricordano gli anni Sessanta si nasconde un'importante polemica.

Ebbene sì, l'Alfa Romeo TZ3 Stradale Zagato è stata presentata nel più che recente 2010. Un anno senza dubbio molto lontano da quello che possiamo intendere con “classico" e naturalmente, anche più di quanto sarebbe legalmente considerato”Storico". Così com'è, io stesso sarei il primo a porre il veto alla tua iscrizione a un'intestazione come questa ma, a volte, è interessante riconsiderare le cose a seconda di quali.

Tanto per cominciare, mentre la definizione di storico è improntata alla precisione giuridica, quella di classico corrisponde ad una libera interpretazione soggetta al capriccio dell'hobby. In questo modo, tendiamo a classificare come auto d'epoca quelle, sia per ragioni tecniche, visive, commerciali o competitive hanno segnato la definizione di un momento, segmento o gara.

Insomma, un'applicazione scrupolosa della massima “Classico è ciò che non può essere migliorato, ciò che è destinato a definire il canone di un’epoca”. Naturalmente, detto questo, non ci sono dubbi su come non pochi modelli diventino dei classici fin dalla loro pura concezione. Ancor di più quando, in casi come questo, lo è la sua base meccanica un'auto sportiva dalla forte personalità mentre esteticamente rendono omaggio alle icone del passato.

E per celebrare i primi cento anni dell'Alfa Romeo, la TZ3 Stradale Zagato ha utilizzato come base la Dodge Viper. Una decisione decisamente logica. Non solo perché la casa italiana in quel momento non ne aveva il sollievo necessario al fine di creare da zero un modello altamente performante; ma anche perché l'unione tra Chrysler e Fiat era avvenuta molto poco prima.

Precisamente, la circostanza in cui il conglomerato italiano ha potuto accedere alla tecnologia di un'auto sportiva personale come la Viper. Uno dei più radicali del suo tempo, dominato da uno straordinario motore V10 in alluminio evoluto in una serie di spostamenti ben superiori alla media data dalla tecnologia italiana. Qualcosa che, tra l'altro, rende l'Alfa Romeo TZ3 Stradale Zagato una delle Alfa Romeo più strane - e meno ortodosse - di tutti i tempi.

ALFA ROMEO TZ3 STRADALE ZAGATO, UNO STRANO CENTENARIO

La celebrazione del centenario in casa Alfa Romeo avrebbe potuto essere pianificata con un modello più in linea con il feeling e la tradizione del marchio. Tuttavia, all’inizio del 2010, la storica casa italiana non stava affatto attraversando il suo momento migliore. In effetti, sebbene mancano solo tre anni per la presentazione della suggestiva e affascinante 4C, la verità è che c'erano ancora continue voci sulla sua chiusura definitiva da parte della Fiat.

Fortunatamente ciò non è avvenuto e, insieme a Lancia, il marchio sta preparando il suo rilancio come riferimento premium e sportivo all'interno del conglomerato FCA. Con tutto ciò è giusto riconoscere come il maggiore impulso per la realizzazione dell'Alfa Romeo TZ3 Stradale Zagato sia arrivato, proprio, dalla mano di Zagato.

Strettamente legato alla storia del Biscione fin dagli anni '6 con la 8C e la XNUMXC, il carrozziere ha firmato anche alcuni dei modelli di serie più spettacolari e muscolosi dell'intera storia del marchio. In breve, se eliminiamo Pininfarina dall'equazione, responsabile delle sue migliori Spider, lo è senza dubbio Zagato, il carrozziere indipendente più simbolico della storia dell'Alfa Romeo.

A questo punto, ha pensato di creare una carrozzeria dove avanguardia e tradizione si fondessero, rendendo omaggio all'iconica TZ. Una delle GT più leggendarie degli anni Sessanta, basata su un telaio tubolare rivestito dall'aerodinamica e dalle forme leggere create da Zagato. Una somma di fattori da cui, alla fine, è nato il suo nome: Tubolare Zagato.

Da qui il progetto verrebbe lanciato offrendo le poche unità disponibili - verrebbero solo rinnovate integralmente, tralasciando quelle corrispondenti alla variante Corsa - direttamente ai migliori e più collezionisti più selezionati della scena mondiale. Restava però qualcosa di assolutamente cruciale e cioè su quali basi si sarebbe basato.

Ebbene, a dire il vero, qui si presentava un ostacolo praticamente insormontabile perché, di fronte ad un progetto con coordinate simili, il massimo che l'Alfa Romeo avrebbe potuto fare in quel momento sarebbe stato rivolgersi alla Ferrari per i meccanici mentre, con uno sforzo economico non molto logico per la sua situazione a metà del 2010, ha sviluppato da sola un telaio tubolare alla maniera di quelli montati sulle storiche TZ.

Insomma, una situazione complessa. Tanto che, alla fine, era chimerico. Per questo motivo, l'acquisizione di Chrysler solo pochi mesi prima ha consentito di utilizzare come base la Dodge Viper. Onestamente, in linea di principio è un bel insulto al prestigio dell'Alfa Romeo - un po' controverso celebrare il centenario di un marchio del genere. utilizzando l'auto di un'altra azienda– ma, in fin dei conti, una soluzione ricorrente per salvare il progetto Zagato.

Del resto il mercato americano non era stato fondamentale per l'evoluzione commerciale dell'Alfa Romeo? Ebbene, quale miglior tributo. Pertanto, è stato scelto il Viper ACR-X punto di partenza su cui montare il nuovo corpo. E ragazzi, stiamo parlando di un vero colosso con il ricorrente blocco V10 fissato qui a 8.4 litri per produrre un totale di 640 CV.

Se aggiungiamo a questo una struttura tubolare leggera Come telaio è ovvio come proviamo l'emozione del suo comportamento semplicemente immaginandoci al suo interno.

In ogni caso, ovviamente l'Alfa Romeo TZ3 Stradale Zagato non è la celebrazione del centenario più incredibile che avremmo potuto immaginare poiché il motore non è del marchio italiano ma, date le circostanze, senza dubbio È stato un progetto fantastico.. Uno di quelli che, fin dal momento della sua nascita, è destinato a diventare un classico.

Immagini: RM Sotheby's

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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