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Lancia Delta Safari. La conquista del rally dopo dieci tentativi con la Fulvia

Dopo aver provato dieci volte con la loro Fulvia, il Lancia Racing Team ha finalmente conquistato la vittoria nel Safari Rally grazie alla Lancia Delta HF Integrale. Un'auto mitica per le prove gravel, che ottenne la vittoria nel 1988 e nel 1989 con Miki Biason, ripetendosi nel 1991 con Juha Kankkunen ai comandi. Oggi è conservata nel FCA Heritage, anche con le tracce dell'impatto con una zebra.

Indubbiamente uno dei test più duri negli sport motoristici mondiali è il Rally Safari. E non solo per i piloti che affrontano la sfida di incontrare ostacoli impossibili in Europa. Ma anche per i navigatori - di fronte alla sfida di una navigazione molto complessa - e per i team - costretti a una logistica più simile a quella di un'esplorazione che a quella di un evento sportivo. Per tutto questo, i risultati sono sempre tanto imprevisti quanto è necessario preparare auto che possono incontrare velme, buche e polveri sospese.

Una serie di elementi che schermano al meglio, rendendolo importante non solo per la potenza, ma anche per la robustezza a prova di proiettile. Ecco perché il Rally Safari non ha tra i suoi vincitori miti come Alpine A110, Lancia Stratos o Audi Quattro. Infatti, durante i suoi primi due decenni e fino all'arrivo di Datsun 240Z Con il team ufficiale Nissan, il record è dominato dal Maggiolino VW e dalla Peugeot 404. Modelli sobri con meccanica semplice in cui viene persino lanciata una Volvo PV544 nel 1965.

Un periodo di coraggio in cui piccole squadre con resistenza e abilità meccaniche sono state in grado di sfidare con successo marchi imbattibili nell'Europa molto più professionale. Tuttavia, negli anni ottanta questa tendenza si è completamente invertita con l'arrivo di Opel, Datsun/Nissan e Toyota. Una terra dove Lancia voleva regnare con la sua Lancia Delta. Non solo dimostrando che questa era la sua auto da rally più versatile e definitiva, ma anche rimuovendo la spina di non essere mai riuscito a vincere il Safari con la sua Fulvia.

LANCIA DELTA SAFARI HF INTEGRA IL GRUPPO A SAFARI. FINALMENTE VITTORIA

Fino all'arrivo dei giapponesi, se c'era una casa automobilistica legata ai rally, era la Lancia. Lontano dalle competizioni su asfalto da quando la cessione dell'azienda chiuse la Scuderia Lancia nel 1955, il terreno naturale delle sue vetture da competizione era lo sterrato grazie a modelli come la Fulvia. Uno sport eccezionale grazie al suo ottimo peso e comportamento, dopo di che è arrivato un tempo di alta precisione, inaugurato dalla Stratos. Forse la prima vettura da rally non adattata a loro, ma progettata da zero per vincere il Campionato del Mondo.

Così, c'erano unità Lancia Fulvia che cercavano di vincere il duro Rally Safari. Infatti solo con l'equipaggiamento ufficiale è stato provato dieci volte. Ovviamente, respinta dalla Peugeot 404. Che ha avuto nei deserti una prestazione inaspettata grazie alla semplicità della sua meccanica per tutti i giorni. Un tipo di "mondo sottosopra"In cui La Lancia divenne così testarda che anche nel 1974 pubblicò una serie speciale della demolita Fulvia Safari. Limitati a 900 unità, questi hanno rimosso i paraurti e rifinito varie parti in nero opaco. Dettagli che davano un aspetto più duro, ma insufficienti per vincere la prova.

A maggior ragione quando sbarcano le più moderne Nissan/Datsun e Ford, re di questo rally mentre la Lancia rimuginava il suo ultimo shock. Questo è arrivato con la seconda evoluzione della Lancia Delta Gruppo A. L'Integrale del 1988, aggiornata dalla HF 4WD con sospensioni rinforzate a corsa più lunga e una nuova trasmissione a sei velocità. Una macchina perfetta per l'epoca, conquistando sia il titolo costruttori che quello piloti. Questa situazione è stata sfruttata dai piloti Miki Biason e Tiziano Siviero per regalare finalmente alla Lancia la vittoria nel Safari.

PREPARATO PER IL RALLYE. UNA DELLE 17 LANCIA DELTA GRUPPO A DAL 1988

Ovviamente ogni gara necessita di impostazioni diverse. Un fatto che nel caso di Rally Safari va oltre, richiedendo importanti modifiche in almeno due elementi. Da un lato la carrozzeria necessita di protezioni e rinforzi per i tratti di natura selvaggia. Sezioni in cui è possibile imbattersi in una zebra, come è successo in questo caso ed è ancora evidente nella zona anteriore sinistra. Inoltre, e per sfruttare appieno la potenza sui rettilinei, i rapporti del cambio devono essere regolati per generare marce con una corsa più lunga. Lavoro eseguito sulla Lancia Delta Safari HF integrale da Miki Biason. Numero sei dei diciassette preparati per la stagione 1988 dal Lancia Racing Team.

Con questa preparazione, il 31 marzo è stata finalmente presa la partenza da Nairobi. Davanti Mancavano più di 4.000 chilometri e 82 posti di blocco, configurando quella che sarebbe stata una delle edizioni più dure del Safari. Tanto che, su cinquantaquattro vetture immatricolate, quaranta abbandonate sulla strada. Qualcosa che ci permette di avere un'idea della robustezza del Rally Safari. Carattere che gli ha dato non pochi problemi quando si tratta di essere omologato dalla FIA all'interno del Campionato Mondiale Rally, dal quale è uscito da quasi metà delle sue edizioni.

Tuttavia, Lancia sembrò imparare bene la lezione, ripetendo il successo nel 1989 e nel 1991 prima di cadere vittima della spinta della Toyota Celica Turbo 4WD. Protagonisti di quattro vittorie consecutive davanti alla presenza travolgente della Mitsubishi Lancer. I più grandi dominatori del Safari Rally con 14 vittorie. Merito al massimo, ma sicuramente con mezzi molto più elaborati di quelli utilizzati dai piloti della Peugeot 404. Un gioco di contrasti dove la Lancia Delta Safari HF Integrale si presenta come la conquista della prova da parte del marchio dopo dieci tentativi con la sua Fulvia.

Fotografie: FCA Heritage

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scritto da Miguel Sanchez

Attraverso le notizie de La Escudería, percorreremo le tortuose strade di Maranello ascoltando il rombo del V12 italiano; Percorreremo la Route66 alla ricerca della potenza dei grandi motori americani; ci perderemo negli stretti vicoli inglesi seguendo l'eleganza delle loro auto sportive; accelereremo la frenata nelle curve del Rally di Montecarlo e ci sporcheremo anche in un garage recuperando gioielli perduti.

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