Auto Moto D´epoca Padova 2014
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31a Auto Moto d´Epoca de Padova

La città di Padova - o Padova, in spagnolo - è una prospera cittadina situata nel nord Italia, a circa 40 chilometri da Venezia. Famosa per la sua prestigiosa università, si è guadagnata anche un nome tra gli appassionati di auto d'epoca, poiché ogni autunno si tiene ciò che è considerato is la più grande fiera del settore in Italia, la "Auto Moto d'Epoca".

L'edizione di quest'anno si è svolta tra giovedì 23 e sabato 26 dello scorso ottobre e come di consueto ha offerto una grande varietà di articoli per accontentare quasi tutti gli appassionati; non invano è considerato il "Essen" delle fiere italiane, pur risparmiando le distanze, ovviamente.

In cifre, la passata edizione ha accolto quasi 50.000 visitatori, che hanno potuto vedere fino a 1.600 veicoli d'epoca distribuiti sui 90.000 metri quadrati offerti dai vari padiglioni e dallo spazio all'aperto tra di essi.

Esemplari nazionali

All'interno dei padiglioni erano presenti espositori provenienti da vari paesi europei - oltre ai numerosissimi italiani - come Svizzera, Inghilterra, Germania o addirittura la lontana Olanda.

Tra tutti è difficile evidenziare un pezzo, soprattutto per l'alta qualità complessiva, Ma è giusto parlare delle due Lancia Lambda degli anni '20 che il concessionario svizzero Cristoph Grohe ha esposto nel suo stand.

E non solo per il valore storico del modello - è stata la prima vettura con struttura autoportante prodotta in grandi quantità - ma perché entrambe le unità provenivano dal nostro paese, e anche il modello aperto conservava ancora la targa originale di Barcellona.


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mutazioni italiane

Come spesso si commenta, la fiera di Padova è il luogo dove molti collezionisti europei vanno alla ricerca di progetti da restaurare durante il freddo inverno, e ne è prova il gran numero di veicoli in vendita pronti a ricevere questo trattamento.

In questo caso, è facile evidenziarne uno: l'Alfa Romeo 6c 2500 Touring della fine degli anni '40, con la sua pregiata carrozzeria “Superleggera” segata per creare una sorta di “raccolta di lusso”.

Sui fianchi si conservava ancora la vecchia serigrafia dipinta a mano dell'officina motociclistica che rendeva il “mostro” e sotto la vernice apparivano ovunque le targhette di alluminio battute a mano.

Alcuni si sono scandalizzati di queste sciocchezze, ma per esempio a me piace, e la terrei anche così com'è. Certo, è già noto che sui gusti ...

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«Ecceteri»

Altri due importanti e arrugginiti erano all'estero in attesa di un acquirente meno facoltoso. Entrambi avevano in comune la loro meccanica originale Fiat e questo a prima vista erano davvero difficili da identificare, e non proprio per le sue belle linee.

Ci riferiamo alla rarissima Fiat Balilla degli anni '30 rielaborata da un'officina "dilettante" negli anni '50 e alla Fiat 2100 "En Plein" degli anni '60, una specie di batmobil all'italiana corroso ovunque e carrozzato dalla prestigiosa officina Vignale.

Rarità come questa sono le più diffuse in Italia, visto il gran numero di allestitori e preparatori che hanno creato i propri marchi dai meccanici delle grandi case costruttrici, in particolare Fiat e Lancia.

Tanto che c'è il nome "Etceterini" per riferirsi a tutti questi Siata, Stanguellini, Moretti, Bandini... e un lungo eccetera, mai detto meglio.

Vecchie glorie

E tutto questo senza dimenticare i tanti stand ufficiali club o marchi, questi ultimi tra l'altro particolarmente ben rappresentati. Alfa Romeo, Abarth, Audi, BMW, Maserati, Mercedes-Benz, Peugeot, Porsche, Volkswagen, Volvo e Toyota hanno portato pezzi eccezionali dai loro musei.

Come puoi vedere, a questo conteggio manca uno dei marchi italiani più leggendari: Lancia. È un peccato assistere alla sua scomparsa, anche gli eventi più importanti che si tengono nel tuo paese d'origine. La Ferrari era un altro importante marchio italiano che non esponeva ufficialmente a Padova.

La verità è che non era proprio necessario, visto che potremmo imbatterci in vari modelli del Cavallino Rampante. Persino un'intera F40 era parcheggiata in uno stand fuori, all'aria aperta!

I prezzi di vendita erano generalmente alti - per non dire esagerato - un'altra caratteristica che sta diventando comune nelle fiere "importanti" che si tengono in Europa, dove sembra che tutto sia da guardare e non da toccare.

Almeno, ea completare tutto questo spettacolo, ben 600 espositori - sempre secondo gli stessi organizzatori - di ricambi e automobilia.

È stato davvero difficile partire senza qualche ricordo sotto forma di riviste, libri o miniature, perché gli italiani sono dei veri specialisti in queste materie... e in realtà, in tutto ciò che riguarda l'automobile.

 

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scritto da Francisco Carrion

Mi chiamo Francisco Carrión e sono nato a Ciudad Real nel 1988, un luogo che all'inizio non era simile alle auto d'epoca. Per fortuna mio nonno, dedito al settore automobilistico, aveva amici che possedevano auto d'epoca e partecipava al raduno annuale che si teneva (e continua a tenersi) nella mia città natale... Scopri di più

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