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Concorso d'Eleganza Villa d'Este 2016: Lusso

TESTO: FRANCISCO CARRIÓN / FOTO: UNAI ONA

Sono passati 87 anni da quella prima edizione di Villa d'Este e 12 dal marchio BMW è entrato come main sponsor, che gli ha dato la spinta definitiva per diventare quello che è ora: The Elegance Contest più rispettato in tutta Europa.

In quest'ultima edizione, svoltasi dal 20 al 22 dello scorso mese di maggio, è stato possibile godere 52 magnifici veicoli siti storici, oltre all'ambiente incomparabile che suppongono le location tra il famoso Gran Hotel Vila d´Este - che dà il nome al concorso - e l'adiacente parco di Villa Erba.

Villa d'Este, Best of Show o Coppa d'Oro?

Il motto di quest'anno era "Ritorno al futuro-Il viaggio continua", sicuramente un omaggio al centenario della BMW. Il brand sponsor, come di consueto, ha presentato un nuovo prototipo dall'aria retrò. Questa volta è stato il BMW 2002 "Omaggio", una concept car che rivisita il mitico modello degli anni 60. E come ogni edizione, non è stato l'unico brand a presentare prototipi o novità di alto profilo. Lì potresti anche vedere il Visione Mazda RX o Bugatti Chirone, tra molti altri.

Ma visto che qui si tratta di parlare di auto d'epoca, entriamo nel merito con i principali vincitori dell'edizione 2016. Il trofeo "Il meglio dello spettacolo" premiato dalla prestigiosa giuria è andato questa volta per un superbo Maserati A6 CGS Pininfarina 1954. L'attuale unità, a parte la sua evidente bellezza, è stata descritta nel catalogo come la più originale delle 4 unità prodotte, ed è stata anche l'auto presentata al Salone di Parigi nel 1954. Successivamente è stata anche immatricolata in il Mille Miglia l'anno seguente.

Non meno pedigree ha avuto il vincitore del "Coppa d´Oro Villa d´Este", una sorta di co-primo premio che viene comunque assegnato con voto pubblico, e che è un premio desiderato o più come il "Best of Show". In questo caso, il grazioso veicolo era molto raro lancia astura Serie II dal 1933 con una speciale carrozzeria aerodinamica del famoso bodybuilder italiano Castagna.

Questa stessa macchina Partecipò già a Villa d´Este nel 1935, ed era addirittura di proprietà del figlio dello stesso Benito Mussolini. Il suo attuale orgoglioso proprietario, Antonius Meijer dai Paesi Bassi, ha appena completato il restauro di questa unità che mancava dalla chiusura del museo della collezione Rosso Bianco, di cui faceva parte.

Certo, non avrebbe dovuto essere niente di semplice ripristinare il suo aspetto originale, perché mentre era esposto nel museo tedesco questa vettura presentava numerose trasformazioni all'anteriore, pneumatici che non le corrispondevano e ogni tipo di attacco inadeguato come alcuni orribili paraurti tubolari.

Tanti riconoscimenti, alcuni difficili da assegnare

Tra i numerosi riconoscimenti che vengono distribuiti a destra e a manca tra i partecipanti, vale la pena evidenziare il Premio FIVA al veicolo meglio conservato, che fu per l'Alfa Romeo Giulietta SZ Coupé Zagato del 1961. Il suo proprietario, il famoso collezionista milanese Corrado Lopresto, si permise di arricciare il ricciolo presentandolo in una stravagante "Mezzo restauro" che non era proprio tale, perché sotto la pittura bianca della presunta zona riparata c'erano ancora gravi imperfezioni.

Una scelta indubbiamente azzardata da parte della giuria, visto che in questa categoria ha partecipato anche un fantastica Maserati 200 SI dal 1957 integralmente conservato "nel suo sugo", forse più meritevole del premio.

Per il resto, qualità e varietà, come sempre. Dal più antico, un maestoso Delage CO del 1920 al molto accattivante Lamborghini Bertone Athon Dal 1980 con linee avveniristiche ancora oggi, attraverso una selezione di auto da rally tra le quali si poteva trovare una Monte Carlo Mini Cooper o una Ford Escort RS 1600.

Auto spagnole a Villa d'Este

Per finire commenteremo il "Materiale spagnolo", che in questa edizione è stato notevole. Prezioso primo Ferrari 225 S Ragno Vignale del 1952 indossato da un collezionista nazionale, anche con un pedigree notevole in concorso. Poi lui Alfa Romeo RL del 1925 carrozzata da J.Farré a Barcellona, ​​che pur portando ancora la targa originale delle Isole Baleari, è ora di proprietà di un tifoso tedesco.

Questa vettura ha già partecipato qualche anno fa per mano di un altro collezionista spagnolo, e le uniche modifiche visibili sono state le sue gomme Michelin che sostituiscono le già vecchie Phirelli Hispania che aveva indossato fino ad ora.

Alfa Romeo RL Normale Farré del 1925, ancora con targa spagnola
Alfa Romeo RL Normale Farré del 1925, ancora con targa spagnola

E come di norma nei concorsi di eleganza delle ultime stagioni, la presenza non poteva mancare di un Pegaso Z-102. In questo caso si trattava dell'Enasa #2 Berlineta del 1951 così famosa per essere stata recentemente esposta in diverse manifestazioni spagnole e straniere.

Il suo nuovo proprietario, un collezionista belga, ha tolto le targhe spagnole per tutta la vita a favore di quelle antiestetiche targhe moderne che si vedono nelle foto, ma per il resto l'auto è come merita, perfetto dentro e fuori.

E come diciamo di solito, un'immagine vale più di mille parole, e questo può essere risolto solo guardando le magnifiche foto di Unai Ona che accompagnano questo articolo. Divertiti.

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scritto da Francisco Carrion

Mi chiamo Francisco Carrión e sono nato a Ciudad Real nel 1988, un luogo che all'inizio non era simile alle auto d'epoca. Per fortuna mio nonno, dedito al settore automobilistico, aveva amici che possedevano auto d'epoca e partecipava al raduno annuale che si teneva (e continua a tenersi) nella mia città natale... Scopri di più

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